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ABUSI E OVERDOSE DA FARMACI CHE AGISCONO A LIVELLO CENTRALE IN PEDIATRIA: STUDIO ESPLORATIVO DELLA BANCA DATI MONDIALE DELL’OMS

ABUSI E OVERDOSE DA FARMACI CHE AGISCONO A LIVELLO CENTRALE IN PEDIATRIA: STUDIO ESPLORATIVO DELLA BANCA DATI MONDIALE DELL’OMS

La popolazione pediatrica è maggiormente esposta agli effetti avversi dei farmaci sia a causa di fattori endogeni legati alle modificazioni corporee tipiche della fase di crescita che influenzano il profilo farmacocinetico e farmacodinamico dei medicinali, sia per via di un limitato arruolamento dei bambini nei trials clinici randomizzati atti ad attestare il profilo di rischio/beneficio dei farmaci disponibili sul mercato, con conseguente elevata prescrizione off-label.

In questo setting estremamente delicato, l’abuso del farmaco e/o overdose (accidentali e intenzionali) assumono una rilevanza clinica maggiore per via delle gravi conseguenze legate all’insorgenza di gravi effetti avversi che possono ledere lo sviluppo mentale e fisico del paziente pediatrico (soprattutto in caso di poli-terapia e presenza di interazioni farmaco-farmaco, aspetto spesso sottovalutato). Tantissimi i giovani che fanno uso di farmaci senza obbligo di prescrizione per cinque o sei volte la settimana, e a volte 15 – 20 volte (su tutti il paracetamolo e il dextrometorfano). Il dextrometorfano ad esempio è contenuto in almeno 120 prodotti; nonostante non abbiano alcun effetto psicoattivo alle dosi raccomandate, assunti invece in forti dosi possono provocare allucinazioni, euforia e sintomi dissociativi. La gestione delle reazioni avverse dovute all’abuso/overdose dei farmaci, molte delle quali clinicamente rilevanti, comporta un dispendio di risorse economiche oltre ad impattare negativamente sulla tutela della salute pubblica.

L’obiettivo del nostro studio è quello di effettuare un’analisi retrospettiva delle segnalazioni di reazioni avverse correlate all’abuso/overdose pediatrico di farmaci attivi sul sistema nervoso (ATC Code N) ad oggi inserite in VigiBase, banca dati mondiale dell’OMS, al fine di i) valutare gli effetti avversi correlati ad un utilizzo improprio di farmaci con un intervallo terapeutico ristretto ampiamente utilizzati anche in pediatria, ii) analizzare le possibili interazioni farmaco-farmaco coinvolte, iii) mappare le classi terapeutiche maggiormente coinvolte nell’insorgenza di ADR gravi, iv) fornire delle informazioni utili e spunti di educazione per tutti gli operatori sanitari coinvolti a più livelli nella gestione farmacologica del paziente pediatrico.